Un diritto alla settimana: verso la Marcia per la Pace. Il preambolo
Dopo la serata di letture Contemporaneo come un classico di venerdì scorso, con cui abbiamo inaugurato questo 2016, parte oggi l’iniziativa virtuale Un diritto alla settimana – Verso la Marcia della Pace: ogni settimana, fino al 9 Ottobre 2016, giorno della Marcia della Pace Perugia-Assisi, pubblicheremo sul nostro blog un articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani.
La scelta del 27 Gennaio, Giorno della Memoria, come data d’inizio non è casuale. Ci ricorda che, in un mondo ancora sconvolto dagli orrori della Shoah, la Dichiarazione è stato il primo documento a sancire universalmente ciò che molti danno ormai per scontato: la dignità e l’uguaglianza di tutti gli esseri umani.
Questo documento fondamentale parla di ciascuno di noi, definendo in modo chiaro e semplice i diritti che ci caratterizzano in quanto esseri umani. Diritti civili, politici, economici, sociali e culturali. Individuali ma anche universali e indivisibili. Così sono il diritto alla vita, alla pace, alla libertà, al lavoro, alla pensione, all’uguaglianza, al cibo, all’educazione, alla salute, alle pari opportunità, all’ambiente, all’acqua, alla casa, alla giustizia, allo studio, alla cittadinanza.
30 brevi articoli che, ancora oggi, pochi italiani conoscono e che continuano a essere violati in tante parti del mondo, compreso il nostro paese. E’ sempre importante quindi difenderli e proteggerli affinchè siano conosciuti, compresi e rivendicabili da tutti. E nel ricordarli, rievocare così la storia dietro a ciascuno di questi articoli, popolata da tanti giovani in lotta contro la guerra, la dittatura e l’oppressione, per la libertà e la giustizia, perchè, nelle parole di Flavio Lotti, “Il male è l’indifferenza. Non un male qualunque ma il peggiore dei mali. All’ombra dell’indifferenza si sono compiuti i peggiori crimini dell’umanità“. E in quelle di Primo Levi, “Di vera complicità non si puo’ parlare; resta abissale la differenza morale e giuridica tra chi fa’ e chi lascia fare “
In questa giornata internazionale di commemorazione pensiamo a tutti coloro i cui diritti sono stati brutalmente violati e ci impegnamo, seppur nel nostro piccolo, a informare sull’esistenza di questi diritti fondamentali e a stimolare così consapevolezza circa il loro stato nel mondo.
Non ci resta che dare il via a questa sorta di countdown a suon di diritti verso la Marcia di Ottobre partendo dal vero inizio della Dichiarazione, che non è il 1° Articolo bensì il preambolo, il quale enuncia le cause storiche e sociali che hanno portato alla necessità della stesura del documento:
Preambolo – Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 10 Dicembre 1948
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo;
Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione;
Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;
Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;
L’Assemblea Generale proclama la presente Dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.
…alla prossima settimana!